Aceto Balsamico Tradizionale D.O.P. Etichetta Argento, 20 anni | Olio e aceto

Il sapore estremamente denso e complesso, l'elevata viscosità e l’equilibrio tra dolcezza e...

Il sapore estremamente denso e complesso, l'elevata viscosità e l’equilibrio tra dolcezza e acidità contraddistinguono questo aceto certificato dal Consorzio Tutela, prodotto da uve di certificazione biologica provenienti da zone della provincia (vitigni: Lambrusco marino, Lambrusco Maestri, Lambrusco salamino, Acellotta, Malvasia, Trebbiano). Il bouquet caldo e legnoso di questo aceto, invecchiato per almeno 20 anni in botti di rovere, ginepro, castagno e ciliegio, è un po' più morbido e rispetto a quello del fratellino del Bollino Aragosta e si sposa egregiamente con risotti, pasta (ad esempio tortellini di zucca ripieni), carne, paté o formaggi stagionati. Alla prova d’assaggio da parte di un Organismo di Certificazione terzo del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia con Bollino Argento ha ottenuto almeno 275 punti.
Consiglio d’uso: Un bicchierino di Aceto Balsamico Tradizionale a fine pasto è un vero e proprio piacere per il palato!

Aceti artigianali dell'Acetaia San Giacomo

Questo aceto balsamico proviene da una piccola acetaia, l'Acetaia San Giacomo, nella regione italiana dell'Emilia Romagna. L'Emilia Romagna non è famosa soltanto per il prosciutto di Parma o per il famoso sugo alla Bolognese per condire la pasta, ma anche per l’aceto eccezionale della migliore qualità. L'Acetaia San Giacomo si dedica alla produzione tradizionale di aceto balsamico e aceto, senza la »madre«. Esistente già da mezzo millennio.

Come il tartufo fresco, l'Aceto Balsamico Tradizionale è considerato un elisir intenso di prim'ordine. Anche in dosi omeopatiche, l'Aceto Balsamico ha un effetto benefico. L'Aceto Balsamico Tradizionale D.O.P. è prodotto secondo metodi tradizionali e artigianali da uve provenienti dalle zone della provincia. Per questo motivo, i frutti completamente maturi vengono cotti a fuoco aperto prima che l’aceto balsamico venga sottoposto ad un processo di fermentazione lenta con l'aiuto di lieviti e acetobatteri. L#aceto balsamico viene poi fatto invecchiare per almeno 12 anni in un massimo di nove botti diverse di legno rovere, frassino, castagno, ciliegio, ginepro e gelso. Di anno in anno, l’aceto balsamico passa da una botte all'altra sviluppando il suo aroma unico nel corso degli anni.

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